lunedì 3 agosto 2009

Ecoballe: l'auto elettrica


Si è portati a pensare che il giorno che nel mondo circoleranno solo auto elettriche al posto di quelle a combustione interna, avremo risolto i nostri problemi ecologici. Alcune considerazioni ci porteranno a riflettere sul fatto che probabilmente risolveremo molti di questi problemi ma in misura limitata, favorirebbe l'energia atomica sulle fonti rinnovabili, ed inoltre problemi di ordine economico appaiono per ora insormontabili.

E’ di questi giorni l’annuncio della prossima messa sul mercato della prima automobile completamente elettrica destinata all’uso familiare, la Nissan LEAF; quest’auto permette l’accesso alla tecnologia di movimentazione elettrica al segmento consumer del mercato automotive.
L’immagine che abbiamo adesso di una macchina di questo tipo si può riassumere in questi punti:
1) Risolveremmo l’inquinamento in quanto l’emissione (CO2, zolfo, piombo, benzene, ecc.) è nulla.
2) Costi di trasporto abbattuti in quanto non dovremmo più acquistare gasolio o benzina.
A riguardo del primo punto, a fronte di un reale abbattimento delle emissioni cittadine che produrrà effetti salutari sulle nostre vite, corrisponde uno spostamento della trasformazione di energia dal nostro motore alle centrali elettriche. Questo comporterebbe l’aggregazione di milioni di centrali di trasformazione energetica in poche centinaia, aumentando presumibilmente di alcuni ordini di misura l’efficienza produttiva e il controllo delle emissioni inquinanti. Naturalmente però queste emissioni non saranno annullate, basti pensare che in Italia la maggior parte dell’energia elettrica è prodotta in centrali termiche che bruciano carbone, petrolio e in alcuni casi rifiuti, limitando di molto la riduzione di emissione di CO2 che ci si aspetterebbe.

Per l’argomento costi, la considerazione è più sottile. Si conosce che il consumo di un’auto elettrica è di media 0,2 chilowattora per chilometro, contro i circa 0,75 di un’auto a benzina. Paragonando i costi, si traduce in un costo in più di 3 centesimi di euro a chilometro per l’auto elettrica (anche considerando un’ottima efficienza teorica fino al 90%), contro circa 8 per l’auto a benzina al prezzo di 1,2 € al litro di carburante (considerando 15 km al litro). Ma attenzione: già considerando una moderna auto diesel il costo per chilometro può scendere a 5 centesimi al chilometro. Adesso la parte sconvolgente: già sappiamo che la percentuale di carburante puro che paghiamo è in realtà circa il 30% del prezzo totale, mentre tutto il resto è in tasse. Rifacendo questi conti con il prezzo puro del carburante, arriviamo ad una costo di 2,7 centesimi per la benzina e 1,7 centesimi di euro per il diesel, a chilometro, molto più economico del motore elettrico!

Ricapitolando tutto, considerando l’equivalente di un pieno di 50 litri, spenderemmo grossomodo per la nostra automobile:
- a benzina: 20 euro di carburante e 40 euro di tasse (iva + accise, totale 60 €) per fare 750 chilometri;
- diesel: 18 euro di carburante, 37 di tasse (iva + accise, totale 55 €) per fare però 1000 chilometri;
- elettrica: 42 euro di energia, una cifra incognita per le accise e l’iva, per fare circa 1000 chilometri (totale circa 50 euro + ? euro di tasse)

Se mi avete seguito fino a qui, avrete intuito le conclusioni: sarà disposto il governo a rinunciare alle migliaia di milioni di euro provenienti dalle accise (più di 24 miliardi di euro nel 2007, più di 10 miliardi di euro di IVA) per non appesantire la costosa trazione elettrica?
Pare molto improbabile, e questo “conto della serva” sarà sicuramente considerato, eseguito in modo molto più sistematico, nelle scrivanie dei reparti progettazione delle industrie automobilistiche che si chiederanno: perché cambiare il mercato automobilistico con auto a trazione elettrica, quando queste rischiano di dimostrarsi molto più costose per l’utilizzatore nel momento in cui le stesse tasse gravanti sui carburanti vengano estese al consumo elettrico?
Paradossalmente per ridurre i costi del “carburante” elettrico occorrerebbe agire proprio sul quel costo del kilowattora (attualmente circa 0,15 euro, più iva) che grava sull’utenza domestica riducendolo almeno della metà, e l’unico modo conosciuto per avvicinarsi ad un traguardo del genere sarebbe l’utilizzo dell’energia atomica nella produzione di elettricità (sarebbero subito da scartare soluzioni troppo onerose come l’eolico o il solare, costando quest’ultimo sei volte più del chilowattora prodotto con il nucleare).

Conclusione: ripulire le nostre città dai miasmi dei fumi delle automobili con l’uso delle automobili elettriche costerebbe allo stato più di 35 miliardi di euro l’anno, oppure, nel caso di apposizione delle accise sull’energia elettrica per trazione, a noi utenti il raddoppio del prezzo per chilometro a cui siamo abituati, e tutto questo con la prospettiva di trasferire il rischio di inquinamento dai fumi emessi nelle città al nucleare.

Ergo: allo stato attuale non è un cambiamento che possiamo permetterci, e sia i governi che le case produttrici lo sanno bene.


sferotecnologia


17 commenti:

marotochi ha detto...

Ciao, complimenti per l'articolo, davvero chiaro e comprensibile.
Sicuramente i tuo calcoli sono corretti, ma fermandomi a riflette un attimo ho trovato già due aspetti che potrebbero dovrebbero far approfondire la questione: "convenienza per lo stato nel rinunciare a miliardi di euro di entrate all'anno"
personalmente, anche se il ragionamento è utopico, credo che il governo dovrebbe avere una prospettiva un po' più larga, ad esempio l'azzeramento delle emissioni provenienti dalle autovetture che circolano per strada porterebbero miglioramenti notevoli alla qualità di vita dei cittadini e alla loro salute, con conseguenza diretta che il governo avrebbe un bel po' di soldi in meno all'anno che uscirebbe in spese mediche e sanitarie.
Senza contare la possibilità che se si orientasse il mercato in tale scelta, si potrebbe ipotizzare che parecchi investimenti nella ricerca scientifica vengano convogliati in tali settori, migliorando l'efficienza, ottenendo eventuali brevetti e altri conseguenti introiti per la loro rivendita/utilizzo all'estero.

Non è sicuramente facile, ma troppo spesso credo che la visione si un po' troppo orientata esclusivamente alle uscite "super-immediate" che alla reale situazione possibile se un tale progetto dovesse prendere piede su larga scala.

Gianni ha detto...

e quindi? meglio respirare i miasmi e i costi sanitari conseguenti ? I costi della salute non vengono mai messi nel conto vero? i costi delle guerre per il petrolio nemmeno?

bandolero ha detto...

L'idea di base è che l'auto elettrica "così come ce la vendono oggi" non è la soluzione ai nostri problemi, perché nell'insieme la tecnologia non è abbastanza efficiente per competere con la combustione interna. Meglio sarebbe a mio avviso, e auspicabile, concentrarsi su tecnologie più promettenti come potrebbero essere le celle a combustibile; l'idrogeno non ha praticamente un mercato e non possiamo conoscerne il costo una volta prodotto su larga scala, ma ci libererebbe dalla necessità di bruciare petrolio per produrre elettricità o dalla necessità di utilizzare energia atomica. Quando avremo comunque una tecnologia promettente e soprattutto conveniente sul medio termine, allora potremo sperare di essere di fronte ad un vero cambiamento, dato che non è purtroppo nelle consuetudini dei nostri governanti di spendere durante le loro vite per far vedere i risultati solo alle generazioni successive.

Anonimo ha detto...

ma ci fate o ci siete??? nè ho letto di cazzate anche nei commenti... (quella di bandolero poi...sull'idrogeno....efficenza di filiera bassa se paragonata all'elettrico...da uguale fonte)

primo oggi il prezzo INDUSTRIALE della benzina è di http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/phpvt91ao.pdf

51,6 centesimi al litro

prendiamo il caso migliore per il termico ovvero 90 km/h (quinta marcia sui 2500 giri poi dipende dalla potenza motore) costanti il consumo è sui 4 l (2 euro senza iva accise per 90 km, rendimento tipico sul 25% a parte cambio e frizione) per piccola utilitaria...auto elettrica preso da auto esistente (saxo electric) il consumo è di 12 Kwh sempre a 90 km/h che sono a 15 cent medi (in italia costa molto di più rispetto ad altri più della differenza dovuto a maggior costo del gas....esempio stati uniti 11 cent di $ differeza gas carbone di 2 cent euro fatevi i conti..)viene 1,8 euro (90 km) compreso tasse iva e oneri vari (costo medio gas 6 centesimi al kwh), è questo il coso più favorevole....figurati in città il motore elettrico a differenza a una varibilità di efficenza molto inferiore al termico; i dati usati per termico sono molto favorevoli visto che in un percorso extraurbano ci devi andare piano per avere 19 km/l....

i conti fateli comparando veicoli il più simili possibile altrimenti questo è il risultato disinformazione pura....

Anonimo ha detto...

ho dimenticato le perdite di ricarica sono sui 2 kwh in caso batt a litio (2,1 euro) non è che cambi di molto...

Anonimo ha detto...

ahhahahah! l'idrogeno... hahahah... informatevi prima di parlare! l'idrogeno inquina più della benzina e fa lo stesso lavoro delle batterie, essendo solo un vettore di energia... perchè non so se lo sapete... ma l'idrogeno liquido non esiste sulla terra!!! sveglia! produrlo sarebbe veramente inquinante... vi propinano l'idrogeno per andare avanti con il petrolio! e poi di così tecnologicamente insormontabile non ci vedo nulla nelle auto elettriche... visto anche che venivano prodotte 100 anni fa!!! sveglia, sveglia!

Giuseppe

aston ha detto...

Concordo con Giuseppe, l'idrogeno e'una strada sbagliata ma verra' perseguita dalle compagnie petrolifere per "svenarci" alla pompa, non concordo con l'articolo
perche' di notte molte centrali elettriche producono energia che spesso si perde mentre la ricarica dei veicoli avverrebbe proprio in queste ore, inoltre i piani Europei prevedono sviluppi importanti per il fotovoltaico, per cui tra un po di anni potrebbe esserci un sano equilibrio, per finire.. basta
parlare male delle auto elettriche,e' necessario cominciare
da qualche parte perche' mettiamoci in testa che lo strato di aria sopra la ns testa e' spesso solo 15 km !!! Una carta velina stesa sul mappapondo per darvi una idea.

Anonimo ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_idrogeno

perchè parlare a vuoto?

Anonimo ha detto...

Vero, l'idrogeno si può produrre partendo da combustibili fossili come il metano e i composti contenuti nel petrolio. Ma a livello europeo e internazionale gli enti di ricerca si occupano per la stragrande maggioranza di studiare la produzionec del cosiddetto "IDROGENO RINNOVABILE", ovvero di studiare la produzione di idrogeno con metodi che non immettano nell'atmosfera anidride carbonica.
Quindi non tiriamo in ballo stupidaggini sulle compagnie petrolifere interessate a propinarci l'idrogeno per spennarci ancora. Studiate che è meglio. Studiate. Leggere su internet non basta a capire come girano le cose. Studiate!

Anonimo ha detto...

Anche l'elettricità è piena di tasse
http://www.adiconsum.it/index.php?pagina=notizia&idarticolo=193&categoria=6

Senza contare lo scandalo CIP6 !!!
Senza contare IVA e "piccole aggiunte" !!!

Senza contare che ENEL spreca un sacco di corrente.

Inoltre la stessa ENEL dichiarava nel 2005 che le auto elettriche (tutto il parco macchine Italiano) potevano essere tutte alimentate dall'energia rinnovabile

Peccato che alcuni link dato il vecchiume non siano più disponibili.

Anonimo ha detto...

Considerazione comprensibili, ma non è che il bisogno di energia porti per forza al nucleare, non è che nessuno pensi che passando all'elettrico si debba risparmiare denaro negli spostmenti... sono considerazioni vuote. Come sostenere che un cavallo costa solo il 63 percento in biada rispetto al diesel e non pfga il bollo.... L'unico motivo per cui l'auto elettrica non c'è già è che ci sono ancora troppi interessi economici sul petrolio. Il futuro è questo, e bisogna pur incominciare. questo è un buon momento. Io ho uno scooter elettrico e sono soddisfattissimo. E faccio 200 kilometri con un euro di corrente.... Tra qualche anno vedremo chi avrà ragione. Ciao!

Anonimo ha detto...

ancora non avete capito???
l'idrogeno viene prodotto da quello che volete... ok...
l'energia per le batterie lo stesso... solo che il processo per produrre l'idrogeno (idrolisi) è meno efficiente!!!
posso capire le perplessità sull'auto elettrica, ma perchè spendere male l'energia?
inoltre un'auto che funziona a idrogeno ha fondamentalmente lo stesso motore a ciclo otto delle auto a benzina, quindi anche al momento del consumo effettivo (quando usiamo l'auto) l'efficienza è minore...
quindi: l'idrogeno è meno efficiente nel momento in cui viene prodotto e nel momento in cui viene consumato!

Giuseppe

Anonimo ha detto...

ciao volevo dire che sono daccordo con Giovanni, anche in caso di presunta "poca convenienza" nell'acquisto di auto elettriche forse le nostre città potrebbero giovarne, sicuramente già oggi ci sono molte aziende che preferiscono usare le macchine elettriche per usi industriali, ad esempio, e con le aziende credo che parlare di convenienza economica sia essenziale.

Anonimo ha detto...

Se fai un confronto tra il costo del carburante puro e l'energia elettrica allora come costo di quest'ultima considera l'energia pura, senza accisa e costi di gestione più rincari dell'enel. Questi paragoni vanno fatti o sui prezzi reali, che sono quelli con la benzina a 1.5e al litro, oppure su conti ipotetici ma basati su uguali considerazioni, altrimenti non hanno senso.
I motori elettrici hanno una maggior resa e così pure l'accentramento della produzione, senza contare che in futuro potrà avvalersi di energie rinnovabili, mentre un'auto a benzina resta tale per sempre.

GSL MOTORS Alessandro ha detto...

Capire la Mobilità Elettrica:
I veicoli elettrici attualmente, per l'autonomia dovuta alla tecnologia ancora limitata delle batterie, sono da utilizzarsi per i tragitti urbani e per quelli casa-lavoro. Già oggi, per questo scopo, sono imbattibili sia come efficienza che come economia di utilizzo. Noi abbiamo testato gli scooter elettrici per oltre un anno e adesso li vendiamo con la massima tranquillità perchè sappiamo che hanno molti meriti.
Per quanto riguarda i consumi, dopo verifica assidua degli assorbimenti, possiamo affermare che un 3.000W consuma circa 6 Euro per percorrere 1.000 Km a tariffa diurna, chi ha la tariffa agevolata notturna ancor meno. Percorrenze: variano a seconda del modello da 50 a 110 Km. ampiamente sufficienti per lo scopo al quale sono destinati e per i quali devono essere utilizzati.
Le auto elettriche invece meritano un discorso a parte, è inutile creare auto con velocità elevate in quanto l'utilizzo è sempre prettamente urbano o interland, le nostre hanno una percorrenza che arriva ai 150 km e la velocità di 60 Km/ora sufficiente per questi percorsi. Il costo delle auto è di circa 11.000 Euro facilmente ammortizzabile visto che consumano non più di 8 Euro per 1.000 Km.
Visitate il sito www.gslmotors.eu e se avete dubbi o info scriveteci, saremo contenti di rispondere alle vostre questioni. Siamo anche su facebook per accogliervi come amici nella famiglia di chi ha capito. Ciao a tutti da Alessandro

www.alke.it ha detto...

Io ritengo che la mobilità elettrica sia quella da preferire sotto tanti punti di vista. Il fatto che questi mezzi siano silenziosi e che non emettano gas nocivi nell'aria è un aspetto innegabile. Inoltre anche se è vero che l'energia elettrica con cui questi mezzi si alimentano proviene principalmente da centrali elettriche alimentate da combustibili fossili, si potrebbe ovviare al problema ricorrendo alle fonti energetiche rinnovabili. Inoltre i continui sviluppi tecnologici permetteranno di ottenere veicoli sempre più performanti e batterie con capacità maggiori e dimensioni inferiori.

Anonimo ha detto...

@GSL MOTORS Alessandro:

Sono contento che Le abbia auto che consumino dieci volte meno della media di mercato, come è dimostrato qui: http://www.kensan.it/articoli/Auto_Elettrica_Teoria.php

ci dica qual'è il suo segreto e risolveremo i problemi del mondo.