giovedì 10 luglio 2008

Storia futura del mondo


Assistiamo ogni giorno allo sviluppo di quello che ormai possiamo chiamare la storia dell’era post-moderna, e tutto quello che possiamo vedere per adesso è abbastanza inquietante. Se servisse una data eclatante per la fine della modernità, come la scoperta dell’America ne segna ufficialmente l’inizio, non potrebbe essere altro che l’11 Settembre 2001. La guerra permanente al terrorismo, che non è altro che il conflitto esplicito tra il nostro sistema di vita e quello arabo-musulmano, è combattuta in uno scenario che a livello mondiale si va a definire in nuovi equilibri e relazioni. Senza scomodare Asimov e la Psicostoria di Hari Seldon, non è impossibile proiettare nel medio futuro le tendenze attuali una volta compresi, o per lo meno percepiti, i meccanismi che stanno agendo alla base del sistema complesso e isolato sopra il quale tutti noi camminiamo.


A livello di mera produttività, calcoli ufficiali ci dicono che già nel 2050 i paesi più sviluppati saranno nell’ordine: Cina, Stati Uniti, India. Tale disposizione geopolitica costringerà l’Europa ad una posizione sempre più subordinata alla potenza Americana mentre si prospetta un equilibrio armato tra le due massive potenze asiatiche che si spartiranno l’influenza sull’intero continente.


L’Europa pagherà la politica burocratica che le è stata posta alle fondamenta e che le mina competitività e reattività, generando crisi economiche pesanti che porteranno alla destabilizzazione di alcuni governi, probabilmente quelli in cui la cultura democratica appare più radicata nella storia (Francia, Inghilterra). La concomitanza del verificarsi della perdita di influenza europea dovuta al disallineamento di alcune nazioni insieme al cambiamento culturale nella dirigenza statunitense, che con Barak Obama presidente nel 2009 azzera qualsiasi residuo di dipendenza psicologica dal vecchio continente, determinerà infatti un peso politico sempre più defilato dell’Unione Europea fino a tornare ad essere terra di conquista.


La Russia in questo frangente sarà costretta ad alzare barriere economiche e militari per proteggere la sua produzione, radicalizzando un potere dispotico che perdurerà per una parte importante del secolo.


Israele verrà distrutta da uno dei governi fuori da ogni controllo che avranno avuto accesso alle tecnologie militari nucleari dell’Iran, o dall’Iran stesso, in seguito ad un tentativo occidentale di un attacco preventivo diretto alle postazioni nucleari di quelle nazioni; attacco destinato a non essere efficace a causa della partecipazioni dei soli Stati Uniti affiancati dalle residuali forze europee.


La Terza Guerra Mondiale sarà rapida e disastrosa; le tensioni sommerse dovute ai trattati energetici troppo a favore delle nazioni leader nel Ventesimo Secolo e ormai insostenibili con il petrolio a mille dollari al barile, spingeranno le nazioni una volta chiamate emergenti a rovesciare l’equilibrio geopolitico attraverso l’invasione dell’Europa del Sud, Italia compresa.


Gli Stati Uniti a questo punto non rispetteranno il Patto Atlantico per non compromettere la propria, instabile, economia e si limiteranno a partecipare al tavolo del nuovo trattato, che con tutta probabilità vista la centralità nelle aree interessate verrà redatto a Roma.


Il Nuovo Trattato di Roma sancirà l’aspetto del Vecchio Continente con una costituzione imposta basata non sul sistema bancario ma su quello produttivo, e verrà sperimentato un modello di economia basato sulla autosufficienza energetica ed economica possibile grazie a tecnologie moderne ed ecologiche; questo modello verrà a pesare inizialmente sul potere d’acquisto dei cittadini europei che dovranno far fronte ad una evidente riduzione del loro tenore di vita.


La Chiesa Cattolica così come la conosciamo scomparirà in quanto non verrà data continuità allo Stato Pontificio e non verrà eletto un nuovo Papa alla morte dell’ultimo ormai in esilio, probabilmente in Portogallo data l’alta percentuale di fedeli, dove continuerà ad esistere una struttura clericale senza però nessuna ufficialità riconosciuta.


Ginevra ed il CERN verranno tenuti in un distretto territoriale separato e conoscerà un lungo periodo di commissariamento internazionale al fine di garantire l’accesso alle enormi scoperte scientifiche collegate alle sperimentazioni effettuate con il Large Handron Collider, il gigantesco acceleratore di particelle entrato in funzione all’inizio del secolo e ora, potenziato di alcuni ordini di grandezza, operante a pieno regime.

Alcune di queste scoperte consentiranno tra l’altro lo sviluppo di una tecnologia in grado di creare computer quantistici funzionanti milioni di volte più rapidamente dei supercomputer di inizio secolo. Questo darà l’avvio ad intelligenze artificiali che verranno utilizzate dai governi e dai laboratori di ricerca per sperimentare modelli governativi e tecnologici, risolvendo in pochi decenni i problemi di fabbisogno energetico e di risorse alimentari globali.


A questo punto l’Europa, prima a beneficiare delle ricadute tecnologiche di queste tecnologie, riassumerà una posizione centrale trai pesi mondiali grazie all’esportazione del know-how acquisito a spese del suo tenore di vita.

La disponibilità di risorse attenuerà lo stato di indigenza delle popolazioni sottomesse a regimi dittatoriali o religiosi e favorirà lo sviluppo di una coscienza sociale che dopo alcune violente rivoluzioni porteranno all’instaurarsi di regimi democratici.

Si prospetta un nuovo periodo di pace basato su equilibri rinnovati e su economie sostenibili, che aprirà il sipario sul ventiduesimo secolo.


sferoracconti